Ep.19

Capitolo 18

Oliver

Devo dire che nel branco tutto va bene, non ci sono state sparizioni né di lupi né di animali, cosa che spesso succede, e gli affari vanno eccellentemente. Mia sorella ogni giorno la vedo più felice, Leandro ha potuto firmare il suo divorzio senza problemi, penso ancora al giorno in cui ci ha raccontato la storia di perché ha deciso di divorziare.

Flashback

—Sorella, hai saputo qualcosa di Leandro? Dovrebbe già essere tornato ~domandai~

—no, niente ancora, l’ho chiamato sul cellulare e non risponde… ~posso notare preoccupazione nei suoi occhi~

—Buon pomeriggio, Ro, vorrei parlarti un momento, mi devi un caffè e una conversazione ~dice Loreto entrando in cucina~

—Lore, tuo fratello non è ancora arrivato, sai qualcosa? È uscito ieri sera perché lo ha chiamato il suo avvocato.

—Quale avvocato?, lui non mi ha detto niente ~si poteva percepire la preoccupazione nella sua voce~

—Ro dice che ieri ha chiamato l'avvocato, doveva presentarsi oggi di prima mattina per firmare il divorzio ~risposi alla domanda~

—Maledizione, perché diavolo non mi ha avvertito? Avrei dovuto accompagnarlo, quell’avvelenatrice… ~non riuscì a dire altro perché vedemmo Leandro entrare, il suo sguardo era di sollievo, ma allo stesso tempo si poteva sentire tristezza emanare da lui~

Rocío rimase seduta dove era, deve star pensando che si è pentito di firmare, ma Loreto fu rapida e si avvicinò a suo fratello e lo abbracciò.

—Lea, che è successo? Hai firmato?

Leandro la guardò negli occhi, fece cenno di sì con la testa e guardò Rocío, si avvicinò a lei, la prese per la mano e una volta in piedi, la abbracciò, mia sorella corrispose, mise le sue mani sulle guance di Leandro affinché lui la guardasse negli occhi

—Ti penti?

—No ~disse con certezza~… Ma… voglio raccontarvi qualcosa prima di prendere qualsiasi altra decisione.

Ci sedemmo a prendere il caffè e Leandro iniziò a parlare.

Mi sono sposato con lei quando avevamo 25 anni, ero innamorato, e pensavo che anche lei lo fosse di me, era quello che mi diceva, i primi 5 anni sono stati meravigliosi, mi sentivo felice e pieno, e credevo che anche lei si sentisse allo stesso modo, ma dopo un po’ è diventata fredda con me, ha smesso di essere la donna dolce e premurosa con cui avevo chiesto di sposarmi.

Un giorno Loreto mi ha chiamato, per dirmi che aveva visto mia moglie con un altro uomo, quando gliel'ho chiesto chi fosse, ovviamente lei ha negato di avere qualcosa con qualcun altro, dopo di ciò la nostra relazione è migliorata un po’, ora so che era per deviare il discorso dell’altro uomo, erano una coppia, da anni.

Ma non è stato quello a spingermi a chiedere il divorzio, la causa è stata che lei è rimasta incinta e io sentivo che il bambino fosse mio, ma lei aveva altri piani, e avere bambini non era uno di quelli, così ha abortito, l'ho scoperto perché l'ha fatto malamente, mi hanno chiamato dall'ospedale per dirmi che era ricoverata in gravi condizioni. Quando ho saputo perché era ricoverata, ho preso la decisione di separarmi e mi sono concentrato solo sul lavoro, sono un anno che aspettavo questo, che mi firmasse il documento, e ora sono libero, ma… Oggi mattina quando l'ho vista, mi sono reso conto che lei desiderava davvero una famiglia, ma non con me, è arrivata con l'uomo con cui mi ha tradito ed è incinta.

—Ehi!, credo di aver trovato il terreno perfetto per te, spero che domani possiamo andare a vederlo, e così iniziamo poi le pratiche di compravendita ~disse per chiudere lì l'argomento e lasciarlo nel passato~

—Grazie cognato, domani mi porti, oppure può la mia bella Rocío portarmi e mostrarmi il posto.

—Io felice, so esattamente di che terreno parla mio fratello. ~sorride e gli dà un casto bacio sulle labbra~.

Fine del flashback

Sono passate circa 3 settimane, dall'arrivo del trio di pazze che si è installato qui nel branco.

Le chiamo pazze perché più di una volta le ho trovate arrampicate sugli alberi, o correndo a piedi nudi per il bosco, da Aurora non mi stupisce, perché ogni volta che riesco a vederla va in giro senza scarpe, non importa se piove o fa freddo, ma in Lucy e Lili, è diverso, da circa una settimana ho iniziato a sentire la presenza di 2 lupi, e ancora non riesco a trovarli, è come se in un secondo scomparissero. Le ho anche sentite urlare in molte altre occasioni ¡Dea!, che è un'espressione che solo noi della mia specie usiamo, una volta ho chiesto perché la usassero, non hanno saputo spiegarsi, ma ho lasciato lì l'argomento, e abbiamo iniziato a indagarle con Lucas e Manu.

D'altra parte, da quella volta in ufficio, Aurora non si è più avvicinata a me, ogni volta che la cerco lei si sottrae, e questa situazione mi sta facendo impazzire e molto di più a Kantz che mi esige di cercarla e riproduce sogni torridi con lei ogni volta che dormo.

-Kantz: Oliver questa notte voglio uscire a correre, ho bisogno di distrarmi ~ringhia~

-Oliver: ok, andiamo ~gli dico

Mi spoglio dei miei vestiti e lascio uscire Kantz in tutta la sua gloria e maestà, che inizia a correre senza meta per ore, è la mattina di sabato, devono essere circa le 2 quando Kantz devia e inizia a correre verso la casa di mia sorella.

-Oliver: Sai che la probabilità che tu possa vederla è troppo bassa?

-Kantz: Lei è sveglia, lo so ~ringhia il mio lupo~

-Oliver: Come puoi essere così sicuro?

-Kantz: Perché posso vederla, sta aspettando alla sua finestra, guarda…

Senza rendermene conto eravamo già davanti alla casa di mia sorella, e Aurora era seduta alla finestra, guardando il cielo, questa notte era serena, si poteva vedere il cielo coperto di stelle.

Kantz emette un ringhio gutturale, lei si accorge che siamo lì, spalanca i suoi grandi occhi, ma non di spavento, bensì di sorpresa, d'improvviso scompare dalla finestra e Kantz inizia a girare in tondo e a piagnucolare come se fosse un cucciolo.

Sento che la porta posteriore della casa si apre e da essa appare la mia bella grassottella, infilata in un pigiama intero di colore nero.

Kantz inizia a strisciare verso di lei, sembra un cucciolo perso, con le orecchie in giù e gli occhi lacrimosi.

—Ciao piccolo cucciolo, bello, avevo voglia di vederti! Da vicino sei ancora più bello!

lei si sedette a terra e Kantz si coricò sulla pancia con la testa sulle gambe di Aurora, lei continuava a carezzare il mio lupo, io dentro di me sentivo che mi scioglievo, insieme al mio lupo, eravamo come due bambini viziati

—Kantz? Ti chiami così, prezioso? ~Kantz gemonde confermando ~

-Oliver: Come diavolo, sa il nostro nome?

-Kantz: Non lo so, ma mi piace che lo sappia, te lo avevo detto, lei è mia.

—Kantz, potresti venire a farmi visita spesso?

-Kantz: Vuole vedermi, vuole vedermi spesso! ~

Il mio lupo iniziò a ringhiare in modo amichevole mentre faceva salti, giri e corsette da una parte all'altra confermando che sarebbe venuto a vederla spesso.

D'improvviso sentimmo che aprirono la porta e da essa apparve mia sorella.

—Aurora cosa fai così tardi sdraiata per terra? Stai bene? Hai avuto un'altra crisi?

-Oliver: Crisi? Che tipo di crisi? ~chiesi a Ro, attraverso il legame, ma non rispose~

—Ro! Questo tesoro è venuto a farmi visita, stavamo giocando, e no, non ho avuto nessuna crisi, semplicemente non riuscivo a dormire.

-Oliver: Non mi spiegherai?

-Rocío: Non è qualcosa che debba raccontarti io, avvicinati e magari quando lei avrà fiducia in te forse te lo dirà

—Andiamo Aurora, non voglio che ti ammali ora è tardi, lasciamo che Kantz vada a riposare.

—Addio cucciolo bello, vieni a trovarmi, ok? ~ci diede un abbraccio stretto e qualche carezza in più prima di entrare in casa con Rocío~.

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